11 gennaio 2008 - 11 gennaio 2018: dieci anni con Midda's Chronicles!

Midda Bontor: donna guerriero per vocazione, mercenaria per professione.
In una realtà dove l'abilità nell'uso di un'arma può segnare la differenza fra la vita e la morte
e dove il valore di una persona si misura sul numero dei propri avversari uccisi,
ella vaga cercando sempre nuove sfide per offrire un senso alla propria esistenza.


Dall'11 gennaio 2008, ogni giorno un nuovo episodio,
un nuovo tassello ad ampliare il mosaico di un sempre più vasto universo fantastico...
... in ogni propria accezione!

Scopri subito le Cronache di Midda!

www.middaschronicles.com
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E siamo a... QUATTROMILA!

Cioè... tecnicamente saremmo anche a molti di più (4.240) nel considerare anche le tre avventure del ciclo Reimaging Midda e tutti gli speciali. Ma conteggiamo solo i numeri della "serie regolare" e, ciò nonostante, arrivamento all'incredibile traguardo di QUATTROMILA pubblicazioni quotidiane!

Grazie a tutti!

Sean, 18 giugno 2022

martedì 30 novembre 2010

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D
evi sapere, o mia diletta sposa, che esiste una lunga ballata, particolarmente famosa qui in Kriarya e, più in generale, in tutta Kofreya, abitualmente proposta qual intrattenimento nelle corti, per i signori, ancor prima che nelle piazze, per il volgo, in conseguenza di toni particolarmente maliziosi, per non dire assolutamente espliciti, che essa utilizza allo scopo di narrare le gesta, apparentemente guerriere sostanzialmente erotiche, di un uomo e di una donna, i quali, inizialmente animati solo da chiara, sincera e reciproca brama di sangue e di morte, ben presto cedono il passo a emozioni di natura ben diversa. In ciò, senza riservarsi reali ragione di imbarazzo, senza concedersi un qualche concreto pudore nonostante le tematiche così affrontate, le strofe, i versi di tale componimento si impegnano a descrivere la lunga serie di amplessi nella quale quell'uomo e quella donna si lasciarono così coinvolgere dopo l'iniziale avversione, l'effimero antagonismo, trasformandosi da sfidanti ad amanti, da nemici a compagni di letto, e proponendo tale cronaca con un'accurata e puntuale dovizia di particolari utili a suscitare interesse e diletto nei lussuriosi ascoltatori della medesima.
Permettimi pertanto, ora, di interrompere per un fuggevole istante, per una breve parentesi, la narrazione dei fatti che occorsero all'epoca per renderti edotta in quello che è il morigerato inizio di tale ballata, là dove la coppia ancor non ha da definirsi quale impegnata in amore, quanto, piuttosto, in guerra, e viene così descritta, se pur in maniera superficiale, nelle caratteristiche allora proprie.
Una descrizione che, sono certo, non mancherà di offrirti una sensazione di déjà vu, nel merito della quale desidero concedermi rapida occasione di riflessione a meglio definire gli animi di coloro di cui mi sto concedendo di parlarti…

Come pece il suo corpo nero
come latte la sua pelle bianca,
folli i colpi a destra e manca
incontro non d'amor ma battagliero,
duro scontro senz'arme o destriero
fra chi desiderava vita franca
e della lotta non era già stanca,
e un vecchio e provato guerriero
con il tempo divenuto altero.

Non spada o lancia s'incrociarono,
quando tentaron di farsi la pelle
in quella cupa notte senza stelle,
non lame o picche s'incontrarono,
ove essi carne adorarono
impegnar in quella sfida ribelle,
destinata ad animar novelle
di quelle che sempre si narrarono
per folla trattener s'impegnarono.

Se furon le curve a dominare
di lei, prospere e abbondanti,
o i muscoli, sodi e prestanti,
di lui allor a imperversare,
impossibile è da dichiarare
ove l'uno all'altra eccitanti
si mostrarono in ciò appaganti,
al punto tale da dimenticare
della morte il primo invocare.

… e qui mi arresto, nel non desiderare offendere in maniera blasfema la dolce innocenza del nostro figliuolo, ancor troppo piccolo, infante, per potersi e volersi interessare a determinate tematiche che pur, fra una decina d'anni, non mancheranno di suscitare in lui reale sete di conoscenza e, ancor più, di esperienza, e nell'aver, ritengo, raggiunto lo scopo prefisso con questo intervento.
In effetti, tutt'altro che complesso, a questo punto della vicenda, immagino si ponga ipotizzare una connessione fra Midda e la donna dalla pelle bianca come il latte, così come fra Ma'Vret e l'uomo dal corpo nero come la pece, e, anche in conseguenza di ciò e della mia particolare scelta di concederci questa particolare interruzione in questo preciso momento, ritenere come quel loro nuovo scontro, quell'occasione tanto accuratamente pianificata da parte della stessa donna guerriero, sia stata in tal modo romanzata, offrendo memoria ai posteri di quanto accadde in quell'angolo sperduto nel territorio tranitha. Tuttavia, a render vana tale eventualità, non posso evitare di sottolineare quanto anticipato all'inizio di questo mio resoconto, ossia la comune e pubblica mancanza di informazioni nel merito di quanto occorso in quella prima missione di colei che solo ora è tanto famosa e rinomata, ma che, all'epoca di quei fatti, non sarebbe stata neppur considerata meritevole di possedere un nome propri.
Quale senso ha da esser quindi associato a questo particolare intervallo canoro, a questo intermezzo musicale che mi sono voluto riservare, interrompendo tanto bruscamente il ritmo della narrazione, nell'ipotesi che non abbia semplicemente voluto offrirti tutto ciò in maniera gratuita e fine a se stessa?
A mio umile avviso credo che sia interessante sottolineare come, sebbene già esistente e diffusa da molti anni, addirittura decenni, prima degli eventi di cui ti sto rendendo ora partecipe, questa ballata non mancò di essere allora, effettivamente e spontaneamente, associata, innanzi all'immaginario collettivo, proprio ai due protagonisti di tali fatti, sfruttando in questo senso non tanto un'effettiva conoscenza nel merito di ciò che avvenne o no in quella notte, o in un'altra qualsiasi notte della lunga assenza dei due dai confini della capitale, quanto, più semplicemente, basandosi sul successivo, e non dissimulato, legame, sentimentale e fisico, che vide relazionarsi per un certo periodo di tempo i due soggetti in questione, almeno sino alla decisione di quest'ultimo di ritirarsi dalla professione da sempre propria in favore di una vita più tranquilla, lontana dai pericoli, nello scomparire definitivamente dalla scena cittadina e dall'intero mondo civilizzato, scelta non condivisa dalla propria compagna e, in ciò, formalmente causa della loro separazione. Un componimento già ampiamente noto e diffuso qual questo, pertanto, nel corso del tempo finì per essere ricordato quale "La ballata di Midda ed Ebano", contribuendo in misura notevole, inutile a dirsi, non solo alla fama della donna guerriero in quanto mercenaria, ma ancor più in quanto donna, nel favorirne la presenza nei sogni intimi e proibiti dei più, comprendendo anche coloro che mai, neppure, hanno avuto una qualche occasione per incontrare la stessa protagonista di tali fantasie, in una notorietà dopotutto non diversa da quella che, già prima di allora, il colosso nero aveva avuto occasione di riservarsi e che, in ciò, segnò in maniera ancor più evidente, palese, il metaforico passaggio di consegne fra i due, fra chi, in misura minore, aveva dominato nel passato prossimo, e chi, in misura maggiore, avrebbe dominato nell'immediato futuro.
Al di là di quanto la massa può essersi però illusa di conoscere nel merito di Midda ed Ebano, soprattutto in quell'avventura che segnò, effettivamente, l'inizio del loro appassionato rapporto, alcun risvolto di natura romantica o, semplicemente, sessuale, li vide protagonisti attivi o passivi né in quella sera, né in qualsiasi altra sera di quel loro viaggio, dal momento in cui, al contrario, entrambi impegnarono, con dedizione assoluta, con impegno sincero e privo di qualsiasi secondo fine, di qualsiasi malizioso e celato scopo alternativo, al solo scopo di potersi abbattere reciprocamente, vincere l'uno sull'altra, imponendo in grazia di ciò, per quanto forse a malincuore, la morte sulla propria controparte. Un duello, quello che in quella notte si delineò, che non vide risparmiato alcun colpo, non vide esclusa alcuna risorsa, e che, in tanta reciproca devozione, se pur mortale, ha probabilmente da essere considerato il momento chiave nello sviluppo del rapporto fra i due, del sentimento che presto li avrebbe visti uniti quali coppia d'amanti, e non più d'avversari.

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